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Onlyfans è un social network che nasce dall’idea di Tim Stokely il quale lancia la piattaforma sul web nel settembre 2016. Ok, direte voi, in quegli anni esistevano però già una miriade di social network trai quali i più usati, anche oggi, Facebook, Instagram etc. quindi come ha fatto Onlyfans a spopolare cosi?
Semplice: Onlyfans risolveva il problema di monetizzazione degli altri social.
Il problema che Onlyfans risolveva agli influencer dei social classici era (ed è tutt’oggi) quello di poter iniziare a monetizzare subito e qualcosa. Questo era, ed è, impossibile ancora oggi nei vari Instagram, TikTok, Facebook e compagnia bella dove un influencer deve per forza trovare ad un certo punto della sua carriera degli sponsor, aprire un e-commerce o vendere servizi, quindi in queste piattaforme esistono delle evidenti difficoltà di monetizzazione a meno che non si abbiano centinaia di migliaia di followers per acquisire una certa autorevolezza che attiri gli sponsor.
Onlyfans permette ai creatori di contenuti di farsi pagare, da subito, per la pubblicazione di un post dagli stessi followers.
Onlyfans oggi è associato erroneamente al mondo adult ed al sesso in generale tuttavia non nacque solo per questo ambito ma era rivolto ai creatori di contenuti di tutte le tipologie.
Se ci pensate bene, ed avete letto il paragrafo precedente, Onlyfans paga per creare contenuti, fotografici e video, ma i ceator di video “generici” sono molto più “attratti” da Youtube, piattaforma che ha una mole di utenza certamente superiore ad Onlyfans che però a differenza di Onlyfans ha sempre bannato i contenuti Adult. Invece i creator di foto hanno certamente altre piattaforme specializzate per vendere direttamente le loro foto come 123rf o shutterstock che però bannano anche queste il settore Adult.
Inoltre i creator che popolano Onlyfans spesso sono gli/le influencer dei vari social che come sappiamo utilizzano l’estetica e il potere sessuale per aumentare la loro visibilità, oltre al fatto che per spopolare su youtube o vendere foto su 123rf bisogna essere dei professionisti specializzati quindi non è da tutti.
Fatte queste premesse:
è chiaro e fluido come l’acqua come Onlyfans sia stato letteralmente sommerso da creator e influencer di Instagram che finalmente possono ora chiedere soldi in cambio del “potere sessuale” che esprimono i loro contenuti.
La fama e lo scalpore generato da Onlyfans è esploso soprattutto quando personaggi del mondo dello spettacolo hanno iniziato a pubblicare contenuti per i loro seguaci attratti dai possibili guadagni creando materiale, nudi artistici e non, e ad invitare i loro follower di Instagram e TikTok ad abbonarsi al loro account Onlyfans.
Ad esempio la Tiktoker Bella Thorne, 24 ore dopo essersi appena iscritta su Onlyfans nel 2020 ha venduto contenuti per più di 1 milione di dollari poi moltiplicatisi nei giorni a seguire.
Onlyfans è stato fondato nel 2016 da un idea di Tim Stokely attraverso la Fenix International Limited. Oggi a distanza di 7 anni è guidata dal CEO Amrapali "Ami" Gan, ha più di 200 dipendenti e 160 milioni di iscritti.
Nel 2021 il mondo incominciava a porsi delle domande su Onlyfans e molti paragonavano Onlyfans ad un luogo dove i creator si prostituivano digitalmente vendendo l’immagine del proprio corpo in cambio di soldi.
I dubbi erano in parte legittimi poichè i contenuti possono essere creati Ad Hoc e sotto esplicita richiesta privata degli abbonati e ad un prezzo spesso concordato, il punto non è la prostituzione in se, dato che ognuno può far quel che vuole, ma è che la “compravendita” avveniva in una piattaforma che traeva un profitto cioè una percentuale diretta sulla transazione quindi guadagnava una buona percentuale direttamente dalla transazione e l’oggetto della compravendita era un contenuto erotico privato che ovviamente stimolava una carica sessuale nell’acquirente.
Onlyfans aveva cercato di eliminare il settore Adult, quanto meno quello più esplicito, ma dato che oramai era basato esclusivamente o quasi su quello sarebbe significato chiudere il giorno dopo, e le promesse di bannare l’Adult sono ovviamente state disattese.
Recandosi nella Home di Onlyfans, ovviamente, si vede una bacheca dove il sito mostra solo contenuti di creator in ambito culinario, sportivo o culturale ma ovviamente questo non rispecchia le statistiche ed è evidentemente un tentativo di apparire più Family addicted.
L’iscrizione ad OnlyFans è gratuita sia per i creator che per i followers.
Quando ci si registra ad OnlyFans si possono creare due tipi di profili:
Chi vuole sfondare su Onlyfans ha un problema: su Onlyfans è difficile di per se reperire abbonati. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che i creators devono comunque creare e mantenere viva la loro “fama” nei social classici, con contenuti più censurati e non vietati, perché in fondo gli abbonati si portano “da fuori Onlyfans a dentro Onlyfans”. Questo è lo stesso motivo per il quale se hai già un profilo Instagram molto ricercato porterai più gente nel tuo Onlyfans rispetto ad un creator migliore ma che non è molto conosciuto nei social classici.
Che rischi si corrono se ci si iscrive ad Onlyfans?
Ovviamente il rischio primario è la privacy, i contenuti di Onlyfans possono essere copiati e trasferiti fuori il social network anche se l’azienda afferma contromisure è impossibile bloccare la diffusione dei contenuti che spesso vengono postati o rivenduti nei gruppi Telegram.
Quindi chi vorrebbe iniziare la carriera di creators Onlyfans nel settore Adult (specialmente se Adult spinto o comunque mostrare parti intime o pose palesemente sessuali mostrando anche il viso) deve considerare la diffusione dei propri contenuti e della propria intimità come un “rischio calcolato”, se il rischio di vedere diffusa la propria immagine su internet in pose erotiche o peggio ancora facendo atti sessuali potrebbe causare fastidio a se stessi o non si vuole dare sofferenza ad altri sappiate che su Onlyfans correte il rischio di diffusione del materiale caricato senza se e senza ma.
Non lasciatevi influenzare dalle interviste delle creators soddisfatte che lo rifarebbero 1000 volte, valutate come reagireste voi e non altre persone.
I rischi su Onlyfans non terminano con una eventuale diffusione di vostro materiale privato fuori dal social ma sono pure legati al guadagno stesso.
I soldi guadagnati vanno tassati con la tassazione Italiana dovranno quindi essere dichiarati con la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo e dovrai pagare le tasse e i contributi previdenziali quindi oltre l’IRPEF anche l’inps e il commercialista per il servizio svolto.
Per nostra felicità no! Anche se molte Escort si sono lanciate su Onlyfans vuoi per arrotondare vuoi per pubblicizzarsi meglio Adult Creator ed Escort soddisfano bisogni profondamente diversi. Il manager d’azienda che in pausa pranzo vuole avere un rapporto fisico prima di tornare a casa non se ne fa nulla di Onlyfans e del comprare una foto a 9,99 dollari su internet.
Che Onlyfans non potrà mai sostituire i rapporti reali è cosi chiaro che è inutile approfondire la questione, l’incontro con una Escort non è come stare dietro uno schermo e noi siamo essere umani.
Inoltre le Escort, per la maggior parte almeno, tengono alla privacy molto più che le ragazze che fanno le influencer quindi è difficile che rischino di diffondere materiale privato venduto a 9 dollari.
In oltre le poche Escort con le quali abbiamo parlato considerano il vendere una foto intima ad uno sconosciuto per 9 dollari molto più mortificante di un incontro sessuale al buio dietro pagamento e quanto meno non corrono rischi sulla loro privacy.
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